Industria musicale e intelligenza artificiale: Universal Music e Udio trovano un terreno comune

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Il rapporto in evoluzione tra intelligenza artificiale e industria musicale ha preso una svolta significativa. Universal Music Group (UMG), una delle etichette discografiche più grandi al mondo, e la piattaforma di creazione musicale basata sull’intelligenza artificiale Udio hanno risolto una causa per violazione del copyright e hanno annunciato una collaborazione volta alla costruzione di una nuova piattaforma musicale basata sull’intelligenza artificiale. Ciò segna un momento cruciale nel dibattito in corso sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella creazione musicale e sul suo potenziale impatto sugli artisti e sui detentori dei diritti d’autore.

La controversia sul copyright e la sua risoluzione

L’anno scorso, le principali etichette discografiche, tra cui Universal, Sony Music Entertainment e Warner Records, hanno intentato una causa contro Udio e Suno, un altro generatore di canzoni basato sull’intelligenza artificiale. L’accusa centrale era la violazione del copyright, sostenendo che le canzoni generate dall’intelligenza artificiale su Udio presentavano sorprendenti somiglianze con brani classici della Universal Music come “My Way” di Frank Sinatra e “My Girl” di The Temptations. Questa causa è arrivata in un contesto di crescenti preoccupazioni all’interno dell’industria musicale, amplificate da una lettera aperta firmata da oltre 200 artisti che chiedevano la fine dell’uso “predatorio” dell’intelligenza artificiale nella creazione musicale.

L’accordo, i cui termini rimangono segreti, sembra fornire una via da seguire per entrambe le parti. Lucian Grainge, CEO di Universal Music Group, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel proteggere i diritti dei suoi artisti e cantautori, suggerendo che questo accordo rappresenta un passo in quella direzione.

Un futuro collaborativo: piattaforma di creazione musicale basata sull’intelligenza artificiale

Al di là dell’accordo legale, UMG e Udio hanno concordato di lanciare una nuova piattaforma di creazione musicale basata sull’intelligenza artificiale nel 2026. Questa piattaforma mira a consentire agli utenti di remixare e reimmaginare le loro canzoni preferite con l’assistenza dell’intelligenza artificiale, potenzialmente anche creando nuova musica nello stile di artisti specifici.

Fondamentalmente, gli artisti partecipanti all’interno del roster di Universal Music, comprese star come Taylor Swift, Kendrick Lamar, Ariana Grande e Billie Eilish, avranno la capacità di controllare e consentire l’uso della loro musica all’interno della piattaforma. Inoltre, riceveranno un compenso finanziario per la loro partecipazione.

Approccio al “giardino recintato” e utilizzo controllato

Per gestire potenziali problemi di copyright e garantire un uso responsabile, le creazioni generate dall’intelligenza artificiale su questa piattaforma funzioneranno all’interno di un “giardino recintato”. Ciò significa che gli utenti non saranno in grado di scaricare i brani generati dall’intelligenza artificiale, impedendo una distribuzione diffusa e potenziali violazioni del copyright. L’ambito limitato della creazione dell’IA farà parte della transizione verso un nuovo servizio musicale AI.

Tendenze più ampie nell’industria musicale e nell’intelligenza artificiale

Questa collaborazione rappresenta la prima del suo genere nella lotta per il potere tra le società di intelligenza artificiale e l’industria musicale. Fa seguito a un precedente annuncio in cui Spotify dichiarava che stava collaborando con Universal e Warner Music Groups per sviluppare “prodotti di intelligenza artificiale responsabile”, anche se i dettagli specifici rimangono scarsi.

La crescita degli strumenti di intelligenza artificiale ha acceso un dibattito significativo all’interno dell’industria musicale. I timori di “slop dell’intelligenza artificiale” (musica di bassa qualità generata automaticamente) e la possibilità che band fittizie si mascherino da artisti autentici hanno alimentato la preoccupazione. Questo accordo suggerisce un passo verso l’integrazione controllata dell’intelligenza artificiale, dando priorità ai diritti degli artisti e alla protezione del copyright, esplorando al contempo le possibilità della creazione musicale assistita dall’intelligenza artificiale.

Questo accordo mostra un cambiamento nella strategia per l’industria musicale, esplorando modi per sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale piuttosto che semplicemente opporsi ad essa.

In definitiva, la collaborazione tra Universal Music e Udio indica un passo verso un approccio più sfumato e collaborativo all’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’industria musicale. Evidenzia il riconoscimento da parte del settore del potenziale della tecnologia, sottolineando allo stesso tempo l’importanza di salvaguardare i diritti e gli interessi degli artisti e dei titolari dei diritti d’autore.